Una spiegazione medica

Negli anni '80, un medico australiano dell'Università di New South Wales, di nome David Garlick, studiò i fenomeni fisiologici che determinano l'efficacia della Tecnica Alexander. Nel testo che segue, i passaggi in grassetto sono tratti dal suo libro "The Lost Sixth Sense" (Il Sesto Senso Perduto).

Cinestesia
Il "sesto senso" cui si riferisce Garlick è la cinestesia: la percezione che uno ha della posizione e del movimento del corpo e degli arti. ("Propriocezione" è un altro termine utilizzato per descrivere la percezione del proprio corpo rispetto all'ambiente circostante.)

"Esistono delle indicazioni che questo sesto senso è stato 'perduto', o soppresso, nella nostra civiltà moderna. (...) Poiché le nostre menti sono impegnate con tanti input e output relativi al mondo esterno, i segnali trasmessi dal corpo vengono soppressi o 'filtrati' prima che ne prendiamo coscienza."

Come è possibile che ciò accada? Non dobbiamo essere per forza coscienti dell'ambiente che ci circonda, per poter svolgere i nostri compiti quotidiani?

La spiegazione è che tutti noi sviluppiamo dei modelli di movimento che utilizziamo abitualmente nella nostra vita quotidiana, di modo che non dobbiamo pensare come mantenere o cambiare posizione e possiamo concentrare tutta la nostra attenzione su quello che facciamo, che sia adoperare un utensile ad alta precisione, pettinarci o camminare per la strada.

Quando decidiamo di compiere un'azione abituale, la nostra mente reagisce come se fosse un computer che lancia un determinato programma quando riceve un segnale prestabilito. Il modello d'azione, archiviato nella parte più profonda del cervello, viene richiamato per l'uso, di modo che l'azione voluta si compie senza la minima attenzione da parte nostra.

"Comprensibilmente, il cervello deve ridurre la quantità di informazioni che è chiamato a gestire, in modo da essere pronto per ricevere nuovi dati. Per quanto riguarda un gran numero di posizioni e movimenti acquisiti o imparati, il cervello utilizza dei centri a livello sub-corticale - e quindi subconscio - nei quali risiedono i necessari programmi. Per le posture caratteristiche dello stare seduti o stare in piedi, si fa quindi ricorso ai programmi sub-corticali. (...) Riusciamo a fare a meno del sesto senso che controlla la posizione dei muscoli e degli arti."

Purtroppo, non essendo più coscienti del feedback fornito dal nostro corpo, non siamo più in grado di 'aggiornare' i nostri programmi quando cessano di essere appropriati. Col passare del tempo, se la nostra percezione viene offuscata da meccanismi sensori difettosi, può succedere di sviluppare abitudini che comportano l'utilizzo dei muscoli sbagliati, oppure la contrazione eccessiva dei muscoli giusti. Il corpo non sarà più correttamente allineato e dovremo compiere uno sforzo sproporzionato non solo per muoverci ma anche solo per stare seduti o in piedi.

"Il cattivo funzionamento dei muscoli avviene perché sopprimiamo o escludiamo gli input sensori, affidandoci a programmi inadeguati."

Come possiamo 'riscrivere' i programmi che determinano i nostri movimenti? E' possibile imparare quali muscoli dobbiamo impiegare e come utilizzarli?

Non è così semplice, ahimè! Anche se potessimo imparare modelli corretti usando soltanto le nostre capacità intellettive, nella maniera in cui impariamo una poesia, per esempio, ciò non risolverebbe il problema, perché i programmi in questione vengono lanciati da zone del cervello che entrano in gioco senza un'azione cosciente da parte nostra. (Le ricerche finora svolte in questo campo indicano che sono coinvolti il cervelletto ed i gangli basali.)

Quello che occorre fare, prima di tutto, è risvegliare il nostro 'sesto senso', in modo da avere una corretta percezione del feedback che proviene dal nostro corpo. Poi saremo in grado di permettere al nostro subconscio di scrivere i programmi per conto nostro. Se applichiamo la Tecnica Alexander, possiamo imparare a fermare, o 'inibire', l'abituale reazione ad uno stimolo, lasciando che la natura faccia il resto.

"Si tratta di 'permettere' che il processo avvenga, visto che coinvolge processi sub-corticali, e quindi subconsci."

Fibre muscolari
I muscoli sono composti da due tipi di fibre, rosse e bianche. Le fibre rosse sono aerobiche, ossia consumano ossigeno, e non sono soggette ad affaticamento. Le fibre bianche sono più grandi e più forti, ma si affaticano, perché producono acido lattico, che si accumula nel muscolo causando crampi. Le fibre rosse si utilizzano per mantenere la posizione seduta o eretta, e per attività poco impegnative, come per esempio passeggiare lentamente. Le fibre bianche vengono impiegate per attività che richiedono uno sforzo maggiore per un periodo breve, quali correre per prendere l'autobus, alzare un peso, fare sport.

"Nel caso della persona media che abbia una funzione muscolare inappropriata, alcuni muscoli saranno sovracontratti, chiamando in causa le fibre bianche soggette ad affaticamento, mentre altri muscoli, quali quelli della schiena, saranno sottoutilizzati, per cui le fibre posturali (rosse) non verranno usate adeguatamente e potrebbero atrofizzarsi."

Se adottiamo abitualmente una posizione seduta inappropriata, lasciandoci sprofondare in una posizione scomposta, le fibre rosse dei muscoli dorsali diventeranno sottoutilizzate e tenderanno a perdere la loro caratteristica 'indefaticabilità', per cui dovremo compiere un enorme sforzo solo per stare seduti o in piedi nel modo corretto. La Tecnica Alexander può aiutare a restituire il naturale tono e la normale funzionalità a fibre muscolari atrofizzate.